Benvenuta

  

Il profilo di questa giovane extracomunitaria, rubato su un autobus cittadino, per dire benvenuta a lei, insieme a tutti quelli e quelle come lei. E per dire benvenuti a tutti.

Per trasmettere affetto.

Per significare fratellanza.

Cantami o Diva...

Le mie poesie preferite. Quelle che non mi stanco mai di leggere da più di cinquant'anni. Che non mi stancheranno mai perché parlano al mio cuore. Quelle che mi emozionano. E poi, le poesie che ho scritto io. Se qualcuno avrà voglia di leggerle ne sarò felice. Non mi aspetto commenti e nemmeno li desidero. Mi basterà la vostra attenzione per qualche minuto.

In ogni caso, grazie.

I miei poeti preferiti? Sono tanti, così tanti da rendere difficoltosa un'elencazione.  Eccone soltanto alcuni, i primi che alla rinfusa mi vengono in mente:  

 

Giacomo Leopardi, Pablo Neruda, Salvatore Quasimodo, Charles Baudelaire, Charles Bukowski, Edgar Lee Masters, Dante Alighieri, Saffo, Giorgos Seferis, Jacques Prévert, Nazim Hikmet, Giuseppe Ungaretti, Dino Campana, François Villon, William Shakespeare, Emily Dickinson, Costantino Kavafis, Raymond Carver, Anna Achmatova, Marina Cvetaeva, Gaio Valerio Catullo, eccetera, eccetera, eccetera…

Questa foto, l'ho scattata una domenica mattina a Villa Borghese. La trovo tenerissima. Una piccola, semplice, struggente poesia. Ed ecco alcune delle mie, di poesie, scritte nello sperpero degli anni...

           Il mio Blog

          I miei Haiku

                  Haiku

Haiku  2                    Haiku  3

Haiku  4                    Haiku  5

La passione per la fotografia risale a metà degli anni '70, 1976 per l'esattezza, quando è nato il mio primo figlio. Ho iniziato con una Canon A1corredata della triade d'ordinanza: 28mm, 50mm, 135mm più una Canon Ftb come secondo corpo. Un paio d'anni di rodaggio, forse perfino meno, ed eccomi attrezzare la cameretta della donna a camera oscura. Ingranditore, acidi, bacinelle, pinze, aggeggio per sviluppo negativi, orologio, lampadina rossa, carta fotografica: non mancava nulla. Per anni ho sviluppato e stampato il bianco e nero con grandi soddisfazioni, ma nello stesso tempo il succitato figlio cresceva; finché è arrivato il giorno in cui ho dovuto smantellare tutto l'ambaradam e riporlo mestamente in cantina per dare al pargolo lo spazio vitale che (giustamente) reclamava.

Ho continuato a fotografare, naturalmente, ma con entusiasmo che andava scemando, fino a quando ho praticamente smesso, e per tanto tempo. Ho ripreso verso il 2006, con l'affermarsi definitivo del digitale, spinto a riprendere in mano la macchina fotografica proprio dal  figlio che mi aveva sfrattato dal mio piccolo laboratorio. Su suo consiglio mi sono fatto un piccolo corredo Olympus, E-3 con 12-60mm e 70-300mm, ed ho ricominciato a premere il pulsante di scatto. E continuo a farlo. Mi piace...

                                                  Bianco e  Nero

                                                  Natura

                                                   Persone

                                                  Paesaggi

                                                     Street

                                                  Reportage

                                                    Animali

                                           Ma soprattutto:

                                                    ROMA